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Alzheimer e sintomi- quali sono i primi campanelli di allarme

La morte delle cellule cerebrali e l’atrofia del cervello sono le conseguenze della malattia di Alzheimer, che – come noto – è una patologia neurologica progressiva. Si tratta della più comune causa di demenza senile, che comporta il progressivo peggioramento della capacità di pensiero, ma anche il declino delle abilità sociali e comportamentali, a causa del quale una persona non è più in grado di vivere in maniera indipendente. In tutto il mondo sono più di 55 milioni le persone che soffrono di demenza, e di queste più di 1 milione e 200mila si trovano in Italia; la previsione, però, è che già entro il 2030 saranno 1 milione e 600mila. Sono parecchi i fattori che possono causare la demenza, anche se l’Alzheimer è il più diffuso, almeno nel 60% dei casi. Attenzione, però: stiamo parlando di una patologia che di solito riguarda le persone anziane e che però può essere caratterizzata anche da un esordio giovanile. Anche per questo motivo conviene sapere come identificare i sintomi della malattia dell’Alzheimer, per quanto essi siano estremamente soggettivi e variabili.

I fattori a cui prestare attenzione

Ci sono, in ogni caso, dei segnali che è bene non sottovalutare, anche perché intervenire precocemente è sempre vantaggioso per la gestione dell’Alzheimer. Come ad esempio i problemi di linguaggio: le persone che soffrono di Alzheimer possono dimenticarsi le parole più banali o magari usare al loro posto dei termini non adatti. Inoltre, la malattia provoca difficoltà nel partecipare o seguire una conversazione; può essere che la persona si interrompa all’improvviso e non sappia come proseguire quel che stava dicendo. A volte, poi, si possono manifestare difficoltà nello svolgimento delle attività della vita di tutti i giorni. Il fatto è che le attività di routine si basano su passaggi sequenziali che, con l’avanzare della malattia, possono risultare alquanto complicati. Quando l’Alzheimer ha raggiunto un livello di gravità elevato, ci si dimentica perfino di che cosa bisogna fare per lavarsi o per vestirsi.

La capacità di giudizio

Una persona che ha l’Alzheimer, quindi, si può vestire in maniera non adeguata, magari mettendo il cappotto quando fuori ci sono 30 gradi o andando in posta in pigiama e ciabatte. Tutto ciò dipende da una riduzione della capacità di giudizio, a causa della quale diventa complicato gestire con successo i problemi della quotidianità: anche un imprevisto come una caduta in bici o il sugo lasciato bruciare sul fornello. In linea di massima i pazienti con l’Alzheimer badano meno alla cura di sé e in più sono in crisi nel gestire e maneggiare i soldi. Anche il disorientamento, sia nello spazio che nel tempo, è un campanello di allarme a cui prestare attenzione. È tipico il caso del malato di Alzheimer che non riesce più a trovare la strada di casa, ma a volte si può perdere anche il senso del trascorrere del tempo, delle stazioni e delle date.

La diagnosi della malattia di Alzheimer

Allo stato delle conoscenze attuali non è stato ancora messo a punto un test specifico che consenta di far capire se una persona sia malata di Alzheimer. Questo non vuol dire, comunque, che non si possa giungere a una diagnosi. Essa è il risultato di un meticoloso esame clinico del paziente, che si basa su esami neurologici e test di laboratorio, ma anche test cognitivi e informazioni anamnestiche. La malattia, invece, non può essere diagnostica se non si sono ancora manifestati disturbi cognitivi o di memoria. Una volta che le analisi sono concluse, si può affermare che il soggetto soffre di demenza con un alto livello di probabilità, anche se non è possibile stabilire la specifica tipologia di demenza, visto che si possono intersecare sintomi di forme differenti. Fra questi ci sono la mancanza di spirito di iniziativa, sia negli hobby che nel lavoro, e i cambiamenti di personalità e di umore. In effetti, i malati di Alzheimer possono risultare molto suscettibili in molto particolare nelle circostanze o nei posti in cui avvertono di trovarsi al di fuori della propria comfort zone.

L’Alzheimer e l’incontinenza

I malati di Alzheimer possono avere anche problemi di incontinenza, che devono essere gestiti con il giusto approccio e con i prodotti appropriato, sul sito di amioagio.it puoi scoprire quali sono i prodotti assorbenti più adatti. Inoltre, le pagine del magazine del sito permettono di approfondire questo e molti altri argomenti correlati alla demenza senile.

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