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Dieta chetogenica

Sul web è un argomento visibile in ogni dove, chiunque – almeno una volta – ne avrà sentito parlare anche solo per caso. Si tratta della dieta chetogenica, un topic che raccoglie sia consensi che disapprovazioni.

Perché non riesce a trovare una risposta unanime?

Il motivo è in realtà intuibile e piuttosto legittimo, poiché parliamo di un regime alimentare che si presenta come complesso e difficile da seguire a menadito. In maniera particolare, la vera sfida è data da una prerogativa necessaria: la quasi totale eliminazione di pane e pasta; una rinuncia che per molti potrebbe risultare drammatica.

L’interrogativo che sorge spontaneo è: la dieta chetogenica funziona?

Nella considerazione che sia stata concepita per perdere peso, seguendo il principio base secondo cui si sottrae all’organismo l’energia (nello specifico, le calorie) derivanti dai carboidrati, l’obiettivo è agevolare un consumo di grassi alternativo, quindi la risposta dovrebbe essere perlopiù positiva.

Ma andiamo a scoprire nel dettaglio le gioie e i dolori della dieta chetogenica.

In cosa consiste la dieta chetogenica

La dieta chetogenica consiste in nuovo e diverso bilanciamento che si fa in relazione ai macronutrienti, detti anche macros, i quali vengono assunti regolarmente dall’organismo.

Dal momento che i carboidrati vengono ridotti in maniera drastica, viene meno il rifornimento da cui in genere si trae l’energia, ragion per cui si dovrà aumentare il consumo di grassi e proteine. In questo modo, il corpo – abituandosi a lavorare attraverso il bruciore dei lipidi anziché dello zucchero – subirà delle modifiche in termini di perdita di peso.

Tutto questo processo prende il nome di chetosi che viene messo in moto dopo circa 48 ore dalla riduzione degli imputati: i carboidrati.

La dieta da chetosi, se gestita correttamente, può davvero condurre ad una riduzione dei grassi presenti nel corpo, tradotto in una diminuzione dei numeri figurati sulla bilancia.

Di contro, è pur vero che – trattandosi di un regime innaturale – se non è fatta in maniera coscienziosa, dopo aver ricevuto il beneplacito del medico, si rischia di danneggiarsi e non poco.

I cibi che si possono mangiare nella dieta chetogenica

Ma come si sopravvive ad una dieta senza carboidrati nel menu settimanale? Cosa si può mettere in tavola senza rischiare sgarri o eccessi?

Com’è stato accennato, consumando pochi carboidrati giornalieri, bisogna assicurarsi una corretta dose di grassi e proteine.

Certo è che non è possibile, e neanche sano, eliminare totalmente gli zuccheri necessari che devono comunque essere presenti in quantità che non superino i 50 grammi al giorno, insiti in cibi a basso contenuto glicemico.

Quindi, nella dieta su cosa mangiare giorno per giorno si evince un bel “no” rivolto alla pasta, al pane, ai cereali e alle bibite zuccherate. La stessa frutta dovrà essere consumata in maniera moderata. A seguire, divieto tassativo su dolci, incluso il miele, al massimo è possibile avvalersi della stevia naturale.

Sul fronte verdure e carni, si può riassumere:

  • Per i vegetali, si escludono le patate e i tuberi in generale, mentre si prediligono le zucchine, i broccoli, i cetrioli. Consentiti i frutti rossi, soprattutto mirtilli e lamponi, per definizione meno zuccherini;
  • Per le proteine, si accettano le carni bianche, le uova e il pesce. Gli spuntini prevedono anche il consumo di yogurt greco e skyr, ovviamente senza zuccheri aggiunti. Rinuncia necessaria ai formaggi e ai crostacei;

Non disperare, grazie alle innumerevoli ricette presenti in rete, esistono svariati esempi per gestire un piano alimentare settimanale nel rispetto del processo chiamato chetosi e della dieta proteica che ne deriva.

Dieta chetogenica: esempio di menu settimanale

Un menu settimanale dietetico ipotetico da seguire, potrebbe essere il seguente; dieta chetogenica esempio:

LUNEDI’
Colazione: yogurt intero (2 vasetti), piccolo panino con prosciutto cotto, fesa di tacchino o prosciutto crudo;
Pranzo: pesce (merluzzo, calamari al vapore), Verdura (melanzane arrostite, insalata, circa 300 grammi), 1 mela piccola;
Cena: pollo (200 gr), insalata, 1 frutto (mela, pera, mandarino);

MARTEDI’
Colazione: latte vaccino intero (una tazza ca 200 ml) o un succo di arancia, 1 fetta di pane con burro;
Pranzo: braciola di maiale (200 gr), broccoli e insalata, 1 frutto;
Cena: tacchino (250g) o pollo alla piastra, o fettina di vitello, filetto di cavallo, insalata mista con pomodori, 1 frutto;

MERCOLEDI’
Colazione: latte intero e ciotola frutti rossi;
Pranzo: gamberoni (250 gr), spinaci, 1 frutto;
Cena: 1 trancio di tonno alla griglia, melanzane o broccoli in padella;

GIOVEDI’
Colazione: yogurt intero con muesli frutta secca;
Pranzo: insalata di pomodori (200 grammi) ricotta (150 gr. circa), 1 frutto;
Cena: orata, lattuga, 1 frutto;

VENERDI’
Colazione: pudding di semi di chia (1 porzione) o yougur intero con due fette biscottate con marmellata;
Pranzo: insalata di polpo, carciofi, 1 frutto;
Cena: straccetti di pollo piselli e carote al vapore;

SABATO
Colazione: 2 fette di pane integrale tostato con bresaola e formaggio magro;
Pranzo: bistecca di manzo, funghi, 1 frutto;
Cena: scaloppine al limone, broccoli in padella, 1 frutto;

DOMENICA
Colazione: yogurt intero con frutti rossi freschi o alternativa salata con 1 frittata di asparagi;
Pranzo: pesce bianco verdure al vapore o alla griglia, 1 frutto;
Cena: carne di tacchino, insalata, 1 frutto.

Nella tabella settimanale sono inclusi anche gli spuntini per smorzare il senso di fame tra un pasto principale e l’altro. Sì alla frutta secca, come noci, mandorle e pistacchi. Ammesso anche il parmigiano. Per i condimenti, la scelta migliore è l’olio evo alternato talvolta con il burro.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della dieta chetogenica?

I vantaggi

Una volta compreso cosa si può assumere nel corso di una dieta settimanale tipo, è legittimo provare a fare una valutazione sui vantaggi di questo regime alimentare.

Tra quelli riconosciuti, si annovera la possibilità evidente di perdere peso in punti localizzati ma anche accumuli di grasso in senso più generico. 

Inoltre, non è solo il fattore estetico a trarre beneficio dalla chetosi dieta proteica, ma anche la salute, soprattutto per coloro i quali sono affetti da patologie legate al sovrappeso e all’obesità.

In più, la dieta chetogenica funziona per l’umore, contribuendo alla realizzazione di una percezione diversa che fa sentire energici e motivati. Il risvolto naturale di questa miglioria umorale, si vede anche nella limitazione dell’appetito.

Gli svantaggi

Analizzati i “pro” del regime, nella dieta chetogenica prima e dopo si insinua anche qualche svantaggio.

Tra i contro più evidenti, gli effetti da consumo limitato di glucosio possono portare ad alcune conseguenze poco piacevoli a livello psico-fisico.

Un altro punto su cui dibattere riguarda la chetosi e il suo ruolo, che per definizione viene considerato tossico per il corpo umano, qualcosa di innaturale. Questo perché i chetoni, che sono le scorie, in genere si smaltiscono tramite le funzioni dei reni e del fegato che sono investiti quindi della responsabilità onerosa di eliminarli.

Non da meno, chetosi e dieta dimagrante correlata possono condurre alla disidratazione dell’organismo, a causa dell’eliminazione di alcuni alimenti dal piano alimentare, veicolanti fibre e vitamine. 

Il suggerimento più saggio resta quello di rivolgersi a prescindere ad un professionista che possa indirizzare correttamente il paziente, studiando il suo quadro clinico ed eventuali patologie pregresse.

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