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L’iperlordosi lombare è una malformazione della colonna vertebrale. Quando la si chiama in causa, si inquadra una problematica che si contraddistingue per la presenza di una curvatura particolarmente accentuata a livello della zona lordotica.

Un aspetto molto importante da sottolineare riguarda il fatto che, quando la si chiama in causa, non si inquadra una patologia, ma un’alterazione della fisiologica lordosi della zona lombare.

Nel momento in cui si ha a che fare con questa situazione, si apprezzano compromissioni sia a livello estetico sia, in alcuni casi, dal punto di vista funzionale. Nelle situazioni più gravi, nell’elenco di iperlordosi lombare sintomi è possibile annoverare anche limitazioni nei movimenti e l’insorgenza di dolori a livello vertebrali.

Nelle prossime righe di questo articolo, parleremo di prevenzione e di lordosi lombare come curarla.

Come prevenire e curare l’iperlordosi lombare?

Prima di entrare nel vivo delle dritte per prevenire l’iperlordosi lombare, è bene sottolineare che si tratta di una condizione diversa rispetto all’iperlordosi cervicale. Detto questo, possiamo entrare nel dettaglio degli esercizi per correggere la lordosi che, per essere precisi, più che un percorso per rimediare al problema possono essere visti come una strategia preventiva.

Si tratta nello specifico di un approccio al workout avente il fine di massimizzare la forza dei muscoli che permettono la flessione della gabbia toracica sul bacino. Un altro obiettivo è quello di consentire ai dischi intervertebrali di apprezzare carichi omogenei.

iperlordosi lombare

La ginnastica posturale può trattare l’iperlordosi?

Si può intervenire sull’iperlordosi lombare sia in modo attivo che passivo. Trattandosi spesso di un problema generato da cattive abitudini (sedersi o camminare in modo sbagliato, per esempio), queste stesse possono essere corrette attraverso la ginnastica posturale.

Dopo una valutazione delle cause che hanno condotto al problema si decide il tipo di intervento da attuare. La procedura viene “confezionata” sull’individuo, non ne esiste una standard per correggere l’iperlordosi: deve infatti tenere conto della mobilità articolare, dell’equilibrio muscolare e dell’assetto posturale, insieme a storia clinica e sintomi. 

ginnastica posturale iperlordosi
Si può notare, tra la prima e la seconda foto, la differenza nella curva lombare

Sulla base di questo, vengono stabiliti, per esempio, esercizi utili alla mobilità settoriale, all’allungamento e rafforzamento dei muscoli addominali o dei flessori dell’anca, o ancora all’allungamento dei muscoli lombare e ileopsoas.

Questi esercizi possono essere svolti anche con l’ausilio di attrezzature fitness, come per esempio gli elastici o la fitball.

Inoltre, viene aiutato il soggetto ad assumere degli atteggiamenti corretti a livello posturale e a memorizzarli, così da evitare il ripetersi di quel sovraccarico che ha portato l’anomalia alla colonna vertebrale.

Esempi di esercizi di ginnastica posturale per l’iperlordosi lombare

Questi qui di seguito sono degli esercizi base per aiutare la colonna vertebrale a recuperare la sua mobilità e le sue naturali curve. Per quanto possano sembrare semplici nella loro esecuzione, si prendano soltanto come esempio: sempre meglio farsi guidare da un chinesiologo e non prendere iniziative che potrebbero arrecare danno piuttosto che benefici. 

  • Esercizio dell’asciugamano: come è chiaro dal nome, l’unica dotazione necessario per questo esercizio è un asciugamano, meglio se di medie dimensioni. Bisogna partire posizionandolo attorno alla parte inferiore della colonna e, dopo averlo afferrato con tutte e due le mani, tirare.
  • Esercizi per rafforzare la muscolatura addominale: in questo caso, basta fare gli addominali in maniera classica – stendendosi per terra, mettendo le mani dietro al collo, piegando le gambe e alzandosi leggermente mentre si espira – e inserirli nel workout almeno un paio di volte a settimana.
  • Stretching dei muscoli flessori dell’anca.
  • Esercizi di allungamento del retto femorale: in questo frangente, si parte dalla posizione eretta e si porta avanti una gamba. L’altra la si stende indietro e si scende tenendo le mani sui fianchi. Grazie a quest’ultimo dettaglio, è possibile apprezzare con grande efficacia la neutralità della rotazione del bacino.
  • Posizione del gatto: questa posizione yoga prevede una partenza in quadrupedia. Mantenendo le mani a terra, si inarca la schiena minando le peculiarità di quella di un gatto e tenendo la testa verso il basso. Espirando, si fa il movimento contrario e si alza la testa guardando in avanti.

Esercizi posturali da fare in posizione supina, da seduti oppure da in piedi

  • Esercizio da supini
    Su un tappetino, schiena a terra, stendi le braccia sopra la testa e tieni le gambe piegate poggiando i piedi a terra. Contrai glutei e addominali tenendo la colonna vertebrale aderente al suolo. Mantieni la posizione tra i 5 e i 15 secondi, alternandola a momenti di rilassamento dei muscoli, e ripeti per dieci volte.
  • Esercizio da seduti
    Siedi su una sedia tenendo i piedi ben poggiati al pavimento. Sposta il tronco in avanti lasciando penzolare le braccia fino a toccare a terra e mantieni la posizione per 5-15 secondi. Torna alla posizione iniziale e ripeti per almeno cinque volte.
  • Esercizio da in piedi
    In piedi con i piedi distanti circa 15 centimetri e le ginocchia leggermente flesse, piega il tronco in avanti e porta le mani a toccare a terra. Tenendo i talloni a terra, mantieni la posizione per circa 5-10 secondi. Poi stendi le gambe e solleva i talloni, mantenendo questa posizione per altri 30 secondi. ripeti almeno 5 volte.

Conclusioni

Se si punta alla riduzione della lordosi, è meglio non considerare i workout in posizione eretta. Il rischio, facendoli, è infatti quello di accentuare ulteriormente la curva lombare.

Per fare un esempio specifico degli esercizi che non si dovrebbero fare quando si ha l’obiettivo di curare la lordosi, citiamo lo squat e gli affondi.

Al di là dei dettagli relativi a iperlordosi lombare esercizi, è bene prendere in considerazione anche la postura. Quando la si nomina, infatti, si inquadra una delle possibili cause di iperlordosi.

Ecco perché, se per esempio si ha l’abitudine di passare tanto seduti per motivi lavorativi – è il caso di chi sta tanto al pc – è molto importante scegliere con attenzione la sedia.

Quali caratteristiche dovrebbe avere la seduta perfetta per chi vuole prevenire l’iperlordosi lombare o non peggiorare la situazione?

Prima di tutto, è il caso di concentrarsi, se possibile, su soluzioni contraddistinte da imbottiture indeformabili. Un altro criterio da considerare riguarda la possibilità di muovere liberamente il bacino mentre si sta fermi.

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