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- Bellavia Team
Soffrire la fame non è il metodo per dimagrire, ma questo non ha nulla a che vedere con il digiuno intermittente. Si tratta di un metodo entrato da qualche tempo nel mondo delle diete, che va molto oltre il concetto di dieta stessa. Questo metodo viene alle volte utilizzato anche per aumentare la massa muscolare.
Non si tratta, infatti, solo di moderare il mangiare o di privarsi di alcuni alimenti. Il digiuno intermittente coinvolge anche la mente, la forza di concentrarsi sull’obiettivo. Perché il digiuno – il digiuno vero – è anche una questione di energia interiore. Ma in cosa consiste questa dieta e perché è diventata tanto famosa negli ultimi anni?
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L’arte del digiuno che aiuta a dimagrire
La forza della dieta del digiuno intermittente (detto anche digiuno programmato diiuno controllato) consiste nell’alternare periodi di digiuno vero e proprio a periodi in cui ci si nutre con alimenti sempre ben selezionati. Segue diversi schemi, ma i tre più comuni che vanno anche dal più leggero al più estremo sono:
- metodo 5:2 – si scelgono due giorni su cinque, mai consecutivi, in cui si riduce il consumo di calorie in modo drastico (600 al giorno) ma nei restanti cinque giorni si può mangiare liberamente, pur restando in certi limiti.
- metodo 16/8 o dieta a ore – il digiuno intermittente esempio classico è quello in cui si digiuna per 16 ore e si mangia liberamente nelle restanti 8 ore. Per esempio saltando la colazione e facendo solo i due pasti giornalieri, oppure consumando colazione e pranzo per poi saltare la cena.
- eat-stop-eat cioè il digiuno alternato vero e proprio – si mangia un giorno sì e uno no durante tutta la settimana, rispettando nel “giorno no” un digiuno totale se si escludono i liquidi.
Nei momenti in cui si digiuna si impegna fortemente anche la mente per mantenere alta l’energia e questo fortifica la volontà per far sì che la dieta sia portata a termine in pienezza. Il digiuno consente di accelerare il metabolismo, così che il corpo – anche se abituato a una vita sedentaria – impari a bruciare più velocemente le calorie mantenendosi in piena forma.
Questo processo, una volta avviato, si ripeterà anche quando mangerete normalmente.
Quali sono gli effetti sul nostro corpo?
Se abbinato ad esercizio fisico costante, il digiuno intermittente migliora la sensibilità insulinica, rendendo quindi più semplice bruciare grassi e facilitando di conseguenza il processo di dimagrimento.
La perdita di peso è il naturale risultato del deficit calorico creato dal saltare i pasti: fondamentale però che non si compensino i periodi di digiuno con il consumo di cibi eccessivamente grassi o zuccherati. Imprescindibile perché il digiuno intermittente dia i suoi frutti è che i pasti consumati siano infatti perfettamente bilanciati, mantenendo costante l’equilibrio dei macronutrienti.
Come resistere allora agli attacchi di fame improvvisi durante i momenti di digiuno? Come detto, tè e caffè oltre ad essere consentiti sono i migliori alleati per intervenire in caso di fame improvvisa, ottimi per resistere in vista del successivo pasto “consentito”.
Dieta del digiuno intermittente, pro e contro
In favore della dieta a intermittenza rimane il fatto che funziona con la maggior parte dei soggetti e che incoraggia a mangiare sano. Tra i cibi “approvati” da tutti gli schemi di questo digiuno controllato troviamo molte verdure, molte proteine non grasse (pollo, pesce, carne magra, uova). E’ anche per questo che la dieta intermittente funziona.
Via libera alla frutta secca, specie come merenda o stuzzichino se seguite i primi due metodi. Sì al tè e al caffè e agli estratti come latte di cocco. Niente alcolici né cibi troppo grassi. Il risultato sarà perdita di peso controllata, calo del colesterolo, rafforzamento del sistema immunitario e delle capacità intellettive.
I fattori contrari sono l’aumento di stanchezza, nei primi tempi, e la perdita di alcuni sostegni che danno forza ed energia a muscoli e ossa, come il calcio. Per questo è sconsigliata a donne in gravidanza, donne che allattano, giovani ancora in fase della crescita. Si sconsiglia inoltre a chi soffre di diabete, anemia, disturbi alimentari e ipertensione.
Digiuno intermittente o dieta chetogenica: quale scegliere
La dieta chetogenica è una dieta che costringe il corpo a produrre corpi chetonici, ovvero residui energetici che favoriscono l’attività di muscoli e cervello. Ciò avviene diminuendo la quantità di zuccheri con la eliminazione dei carboidrati e la conseguente diminuzione del colesterolo. Il funzionamento è quasi simile a quello della dieta intermittente per dimagrire con il digiuno. Dunque sono valide entrambe? Se no, qual è la migliore?
In realtà la dieta chetogenica è molto più estrema, infatti veniva usata per curare l’obesità e perfino gli attacchi epilettici. Per fare questa dieta è d’obbligo essere seguiti da un medico esperto e non avventurarsi mai per conto proprio.
Ma praticare il digiuno intermittente può “allenare” il corpo e renderlo pronto a passare alla dieta chetogenica in un futuro prossimo. L’ideale quindi sarebbe di scegliere inizialmente la dieta digiuno intermittente per poi raggiungere i livelli adeguati per passare al metodo chetogenico.
In alternativa, si dovrebbe scegliere la dieta chetogenica se si ha un serio problema legato all’obesità, perché è molto più diretta e consente di dimagrire – in quelle condizioni – senza particolari disagi. La dieta chetogenica va bene anche se siete atleti in cerca di un miglioramento della massa muscolare.
Ma se si è soltanto sovrappeso, senza complicazioni né richieste atletiche particolari, forse è meglio basarsi sul digiuno intermittente. Si ottengono buoni risultati con una dieta abbastanza diretta ma bilanciata quanto basta per non soffrirne in modo pesante. Resta inteso che qualsiasi dieta va fatta con la supervisione di un medico, dunque anche la dieta ad intermittenza deve essere intrapresa soltanto dopo aver consultato un professionista – meglio ancora se è il medico di famiglia che conosce bene la situazione personale di ognuno.